
Sogno sogni fatali, sono sogni irreali, sono un sogno incomprensibile e potrei andare avanti ancora per molto ad assemblare questi giri di parole che nulla dicono nella loro arroganza di dare l’idea, ma l’idea è una luce che in questi momenti fatica ad illuminarsi, che vibra e trema tentando di crescere.
Le idee ci sono, ci sono? Ce ne sono tante ma che cosa sono le idee, quelle che puoi mettere in pratica: fantasie artigianali? sensazioni indotte da ciò che mi sta attorno? da quello che vedo e sento?
Forse solo quello che riesco a sentire e vedere, o ancora meglio quello che mi s’impone di sentire e di vedere.
Giro continuamente attorno a questo concetto isolato e ricco di attività prolifica, circumnavigo un’isola che conosco bene vedendola dal mare, ma che appena vi ponessi piede non saprei più che fare dove andare come muovermi.
Sono immobilizzato da qualcosa che mi impedisce di muovermi? Oppure non lo voglio io?
Non so più nulla, sono improvvisamente privo di qualsiasi conoscenza che mi permetta di fare.
Il tempo che passa ed il tempo che è passato, sono frasi o pensieri che portano a nostalgiche riflessioni.
Si arriva ad esplodere di rabbia, ricordando voci, episodi, odori, immagini; a me capita.
Sono immobilizzato da qualcosa che mi impedisce di muovermi? Oppure non lo voglio io?
Non so più nulla, sono improvvisamente privo di qualsiasi conoscenza che mi permetta di fare.
Il tempo che passa ed il tempo che è passato, sono frasi o pensieri che portano a nostalgiche riflessioni.
Si arriva ad esplodere di rabbia, ricordando voci, episodi, odori, immagini; a me capita.
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