22 febbraio 2011

Nel nostro paese ogni anno quasi 800 persone sono candidate al trapianto di cuore, ma solo la metà di quei pazienti potrà sperare di ricevere una donazione. Secondo gli attuali protocolli sarebbero necessari cuori giovani e normali ma non ce ne sono a sufficienza tra i pazienti eleggibili per la donazione. Appare quindi opportuna l´idea di riuscire ad utilizzare donatori “anziani”, dopo aver “collaudato” i loro cuori con un test di stress cardiaco. L´ecostress farmacologico al centro dello studio ADONHERS, condotto congiuntamente dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR e il Centro trapianti cuore-polmone del Sant’Orsola di Bologna, è in grado di diagnosticare la funzionalità del cuore e quindi l’idoneità per il suo trapianto.
Una visione panoramica ed integrata dell’eco-stress nella selezione dei donatori “anziani” nella dimensione organizzativa, rianimatoria, cardiologica-cardiochirurgica e sociale, è stata alla base del successo dell’esperienza pilota in Emilia-Romagna e Toscana. I risultati scientifici dello studio ADONHERS ed i suoi protocolli organizzativi e metodologici possono essere estesi a tutto il territorio nazionale, coinvolgendo i centri di trapianto di cuore e le organizzazioni trapianti, per creare una rete anestesiologica/cardiologica qualificata sul territorio e nei diversi centri di neuro rianimazione