29 marzo 2011

Un cuore hi-tech da 25 grammi


Pesa solo 25 grammi e misura pochi centimetri, quanto una mini-pila a stilo. Pompa 4 litri di sangue al minuto ed è autonomo per gran parte della giornata grazie a una batteria ricaricabile. Giuseppe Todisco, 72 anni, è il primo italiano a cui è stato impiantato il cuore hi-tech, il più piccolo del mondo. L’operazione è stata eseguita all’Istituto clinico Humanitas di Rozzano, alle porte di Milano, con un intervento mininvasivo.Il Synergy Circulite, questo il nome del mini apparecchio, è una sorta di "stampella" per aiutare il cuore nei casi scompenso cardiaco: ultima evoluzione dei cosiddetti sistemi di assistenza ventricolare, capaci di sostituire in tutto o in parte il lavoro del cuore che arranca, fino a oggi è stato impiantato in soli 42 malati al mondo.La micro-pompa è stata impiantata nel paziente in una tasca sottocutanea, come un pacemaker, con una procedura chirurgica mininvasiva che implica solo una piccola incisione sul torace: "Data la sua mini-invasività e facilità di applicazione – spiega il dottor Ettore Vitali, alla guida del Dipartimento cardiovascolare dell’Humanitas – questo nuovo dispositivo è concepito per essere impiantato anche in pazienti giovani con un grado moderato della malattia, prevenendo così un danno d’organo che con il passare del tempo, nei casi più severi, può essere risolto solo con il trapianto cardiaco".