31 marzo 2009

Da strappare il cuore


Un giovane, un bel giovane, stava in mezzo a una piazza gremita di persone e diceva di avere il cuore più bello del mondo. Tutti quanti glielo ammiravano, era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto. Tutte quelle persone concordavano nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano più il giovane si vantava di quel suo cuore meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse : "Beh, a dire il vero... il tuo cuore è molto meno bello del mio."
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti; Ha!, quel cuore batteva forte, era potente ma era ricoperto di cicatrici.
C'erano zone dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene, così il cuore risultava tutto bitorzoluto ed era anche pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse il più bello. Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere: "Stai scherzando !", disse. "Confronta il tuo cuore col mio, il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime." "E' vero !", ammise il vecchio.
"Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai cambio col mio. Vedi, nel mio ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore, alla quale ho dato un pezzo del mio cuore, e spesso, ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore. Ma certo ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato, ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso. Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto e questo ti spiega le voragini.
Amare è rischioso ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone... e chissà ? Forse un giorno ritorneranno e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro. Comprendi adesso che cosa sia il vero amore ?"
Il giovane era rimasto senza parole e lacrime copiose gli rigavano il volto. Allora prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che gli tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi ne prese un pezzo rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane. Ci entrava ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio aggiunse:
Se il musicista dicesse che non è la nota musicale che fa la musica...non ci sarebbero le sinfonie….
Se lo scrittore dicesse che non è una parola che può fare uno scritto..non ci sarebbero i libri….
Se l'uomo dicesse che non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino...non ci sarebbero mai speranza né felicità per gli uomini.
Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo cuore, che non era più "il cuore più bello del mondo", eppure lo trovava più meraviglioso che mai, perché aveva scoperto dentro di sé un nuovo sentimento.

14 marzo 2009

Come donare organi e tessuti

La dichiarazione di volontà a donare organi e tessuti è regolamentata dalla legge n.91 del 1 aprile 1999 e dal decreto ministeriale dell'8 aprile 2000.L'art 4 della legge n. 91/99 introduce il principio del silenzio assenso, in base al quale a ogni cittadino maggiorenne viene chiesto di dichiarare la propria volontà sulla donazione dei propri organi e tessuti, dopo essere stato informato che la mancata dichiarazione di volontà è considerata quale assenso alla donazione.Tale principio non è tuttavia ancora in vigore. Per il momento la manifestazione della volontà è regolamentata dall'art. 23 della stessa legge (disposizioni transitorie) che introduce il principio del consenso o del dissenso esplicito.A tutti i cittadini viene data la possibilità (non l'obbligo) di esprimere la volontà in merito alla donazione dei propri organi.Attraverso la dichiarazione di volontà ogni singolo cittadino ha la possibilità di esprimersi liberamente, facendo in modo che, in caso di morte, la sua volontà non venga violata dalle decisioni altrui, sia che si tratti di una dichiarazione favorevole alla donazione che sfavorevole (si può anche decidere di lasciare per iscritto di non voler diventare un donatore). Attualmente le modalità per esprimere la volontà sono le seguenti: - la compilazione del tesserino blu del Ministero della Salute che deve essere conservato insieme ai documenti personali.- è possibile compilare on line la dichiarazione di volontà e stampare il proprio tesserino sul sito www.trapianti.ministerosalute.it- è possibile scaricare la Tessera di dichiarazione di volontà cliccando qui- la registrazione della propria volontà presso la ASL di riferimento o il medico di famiglia.una dichiarazione scritta che il cittadino porta con sé con i propri documenti. A questo proposito il decreto ministeriale 8 aprile 2000 ha stabilito che qualunque nota scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma, è considerata valida ai fini della dichiarazione;l'atto olografo dell'AIDO o di una delle altre associazioni di settore.Quando la propria volontà viene registrata alla ASL, i dati vengono inseriti in un archivio del Centro Nazionale per i Trapianti che è collegato con i Centri interregionali. In caso di possibile donazione in un soggetto di cui venga accertata la morte, i medici rianimatori verificano se questi ha con sé la dichiarazione o ha registrato la volontà nell'archivio informatico. Se un cittadino non esprime la propria volontà, al momento attuale la legge prevede la possibilità per i familiari (coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni e genitori) di opporsi al prelievo durante il periodo di accertamento di morte.Pertanto è bene parlare anche con i propri familiari, poiché, in assenza di dichiarazione, essi vengono interpellati dai medici circa la volontà espressa in vita dal congiunto. Per i minori sono sempre i genitori a decidere. Se uno dei due è contrario, il prelievo non può essere effettuato.Il cittadino può modificare la dichiarazione di volontà in qualsiasi momento. Sarà ritenuta valida, sempre, l'ultima dichiarazione prestata secondo le modalità previste. Riassumendo:in caso di morte possono verificarsi tre casi: 1. il cittadino ha espresso in vita la volontà positiva alla donazione, in questo caso i familiari non possono opporsi: donazione si. 2. il cittadino ha espresso volontà negativa alla donazione, in questo caso non c'è prelievo di organi: donazione no. 3. il cittadino non si è espresso, in questo caso il prelievo è consentito se i familiari non si oppongono: donazione si/no.

· Come donare midollo osseo e sangue del cordone ombelicale?

Chi fosse interessato a donare di midollo osseo deve rivolgersi alle strutture sanitarie che partecipano al programma nazionale "donazione di midollo osseo", le quali invieranno i dati dei potenziali donatori al Registro Nazionale Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).

Per quanto riguarda il sangue cordonale invece le coppie potranno dare il proprio assenso alla donazione durante le visite prenatali.

In seguito prenderanno parte a un colloquio informativo dove verranno loro illustrate le modalità della donazione e raccolti i dati anamnestici (le informazioni riguardanti i precedenti patologici e fisiologici, personali ed ereditari), fondamentali per stabilire l'idoneità o meno della potenziale donatrice.

La mia religione approva la donazione di organi?

Uno degli interrogativi più frequenti posto durante i dibattiti sulla donazione degli organi è: ”La mia religione approva?”.

Ecco i punti di vista sull’argomento delle maggiori religioni.

AME & AMEZION (Metodisti Episcopali Africani)

La donazione di organi e tessuti è vista come un atto di amore per il prossimo e di carità. Inoltre tutti i membri sono incoraggiati a supportare la donazione come un utile modo per aiutare gli altri.

AMISH

Il trapianto è approvato qualora vi è una effettiva indicazione che la salute del ricevente potrebbe migliorare, ma rifiutato se i risultati sono discutibili.

ASSEMBLEA DI DIO

La Chiesa non ha al riguardo una politica ufficiale. La decisione di donare organi e tessuti è individuale. La donazione è fortemente supportata dalla propria denominazione.

AVVENTISTI

La donazione ed il trapianto sono fortemente incoraggiati. Gli avventisti, inoltre, posseggono vari ospedali che praticano.

BATTISTI

La donazione è incoraggiata come un atto di carità. La decisione viene lasciata all’individuo.

BUDDISTI

La donazione è una decisione che spetta alla coscienza individuale.

CATTOLICI

I trapianti sono accettati dal Vaticano e la donazione è incoraggiata come atto di carità.

CHIESA CRISTIANA (Discepoli di Cristo)

La Chiesa Cristiana non proibisce la donazione degli organi e dei tessuti. Ritiene che sia una scelta personale da fare con la famiglia e col personale medico.

CONFRATELLI

La conferenza annuale dei confratelli del 1993 scrisse una mozione sulla donazione degli organi e dei tessuti in supporto e ad incoraggiamento alla donazione. Venne scritto:”Abbiamo l’opportunità di aiutare gli altri e di mostrare l’amore di Cristo tramite la donazione degli organi e dei tessuti.”

EBREI

L’ebreo crede che, se è possibile donare un organo per salvare una vita umana, è doveroso farlo. Poiché restituire la vista è considerato come salvare la vita viene incluso anche il trapianto della cornea.

EPISCOPALI

La chiesa episcopale prese una decisione nel 1982 che rinvigoriva i benefici della donazione degli organi, del sangue e dei tessuti. Tutti i cristiani sono incoraggiati a diventare donatori di organi, sangue e tessuti “come parte della comunione con gli altri nel nome di Cristo che ha dato propria vita per donare agli uomini la vita eterna”.

EVANGELISTI CONSERVATORI INDIPENDENTI

Generalmente, gli evangelisti non si oppongono alla donazione degli organi e dei tessuti. Ogni chiesa è autonoma e lascia la decisione finale al singolo.

GRECI ORTODOSSI

Non c’è alcuna opposizione alle procedure che permettono la riabilitazione della salute, ma la donazione del proprio corpo per la sperimentazione o per la ricerca non è conforme alla tradizione.

INDUISTI

La donazione è una scelta personale.

LUTERANI

Nel 1984 la chiesa anglicana in America deliberò che la donazione contribuisce al benessere dell’umanità e deve essere “un’espressione dello spirito di sacrificio e dell’amore per il prossimo che si trova nel bisogno.” Si fa inoltre appello “ai membri di considerare la donazione degli organi dando disposizione alla famiglia ed ai propri legali e facendo uso di un tesserino da donatore”.

MENNONITE

Non c’è una determinata posizione in proposito, ma neanche una reale opposizione. La decisione spetta al singolo o alla famiglia.

METODISTI

La chiesa metodista riconosce i benefici di dare la vita tramite la donazione ed incoraggia tutti i cristiani a divenire donatori firmando e portando con sé on tesserino di riconoscimento.

MORMONI

Non si oppongono alla donazione. La decisione è un fatto personale da compiersi con la famiglia, il personale medico e la preghiera.

MUSSULMANI

La religione islamica crede fermamente nel principio di dover salvare la vita umana. Il donatore scrive in anticipo le proprie intenzioni cosicché gli organi non sono messi da parte ma trapiantati immediatamente.

Secondo un articolo di A. Sachedina “la maggior parte degli studenti delle principali scuole coraniche hanno invocato il principio di priorità del dover salvare vite umane ed hanno permesso il trapianto degli organi come necessità per arrivare a tale nobile fine”.

PENTECOSTALI

La decisione deve essere lasciata all’individuo.

PRESBITERIANI

I presbiteriani supportano ed incoraggiano la donazione rispettando, nello stesso tempo, il diritto di ogni persona per le decisioni che riguardano il proprio corpo.

PROTESTANTI

Incoraggiano e firmano per la donazione.

QUACCHERI

La donazione ed il trapianto sono scelte personali.

ROM

Gente appartenente a diversi gruppi etnici senza una vera e propria religione. Condividono le stesse tradizioni e le stesse credenze, tendendo ad essere contrari alla donazione degli organi e dei tessuti. La loro opposizione è dovuta alle loro credenze circa l’aldilà. La tradizione fa credere che, quasi per un anno dopo la morte, lo spirito ritorna sui propri passi ed il corpo deve, perciò, restare intatto perché l’anima mantiene la propria sembianza fisica.

SHINTOISTI

Un corpo morto è considerato impuro e pericoloso e quindi affatto potente. Secondo la credenza popolare violare un corpo morto è un grave crimine ed è quindi difficile ottenere dai familiari il consenso di espiantare gli organi del defunto.

TESTIMONI DI JEHOVAH

La donazione è materia della coscienza personale con la clausola che tutti gli organi ed i tessuti siano drenati del sangue.

UNIVERSALISTI UNITARI

La donazione ed il trapianto sono ardentemente sostenuti. Vedono in ciò un atto di amore e di completa donazione.

Possiamo così notare che, mentre ci possono essere variazioni nei punti di vista personali, è chiaro che le maggiori religioni del mondo PERMETTONO, INCORAGGIANO E SUPPORTANO i trapianti e la donazione degli organi.

Se si fa bene a donare?

Lei mi chiede se è una scelta giusta quella di donare gli organi? E come si può dubitarne?

Io la trovo una domanda assurda, cui la risposta non può che essere scontata.

Cosa c'è da dire: il fatto che un corpo senza vita possa ancora servire a dare la vita, io lo trovo una delle più appaganti conquiste dell'uomo. Deve essere una scelta volontaria, presa in piena autonomia, fatta da noi quando siamo in grado di decidere o da qualcuno altro in nostra vece, quando non lo siamo più. Mi pare ovvio, naturale, nell'ordine delle cose naturali.

Che cosa c'è da dire?

Per chi ha aspirazione all'immortalità, poi, può essere perfino una cosa meravigliosa.... Dare agli altri un cuore, sapere che può battere, che può continuare a battere nel petto di un altro è una conquista della scienza ma è soprattutto una grande prova di umanità, un grande fatto di civiltà."


Andrea Camilleri - scrittore

02 marzo 2009

Risoto de Revidui

Par quatro che magna

4 eti de risi (vialon nano);

na carota tajà a daditi;

na ganba de sèlino, taja come la carota;

1 spigo de ajo e 1/2 zeola tajà fina;

ojo stravergine de oliva;

3 eti fra figà de galina, durelo, cuore (i se ciama revidui, frattaglie in ‘talia)


Se fa cussì:

1.Fare on desfrito so l’ojo co la zeola e l’aio ( l’aio se cava e se buta via, dopo ), co le carote e el sèlino;

2.Tajare a daditi i revidui e butarli in tecia a cusinare, zontandoghe on fià de vin bianco e, man man, calche sculiero de brodo;

3.Zontarghe i risi e, dopo verli fati scotare du minuti “a seco”, butare man man del brodeto vegetale o de polastro fin a cotura finìa;

4.Prima de servire, zontarghe on bel pugneto de grana gratà, par maltecare par ben el risoto.