L’ambizioso progetto di riconsegnare al paese la lapide
della via coperta, quella inaugurata nel giugno 1921 nell’allora Pontelagoscuro,
centro fortemente industrializzato e importante per il commercio con la sua
rete di interconnessione fluviale – stradale - ferroviaria, è nato grazie alla
spinta venuta dalle Associazioni d’Arma e di ricerche storiche di Ferrara ed in
particolare dal presidente della Sezione di Ferrara
dell’Associazione Carristi d’Italia, ora esponente nazionale, da un importante ricercatore storico e da questo appassionato di storia e di
Pontelagoscuro.
I tre hanno coinvolto la PROLOCO di Pontelagoscuro, conoscendone l'impegno per il paese e anche, la capacità e le doti organizzative per creare occasioni di incontro e di
crescita.
Nella PROLOCO sono state trovate
la disponibilità, l’entusiasmo e i mezzi per mettere in pratica molto di quanto
era stato ipotizzato e quale momento migliore, per realizzare tale progetto, se
non in occasione del centenario della Grande Guerra.
Un lavoro intenso e a volte difficile, di ricerca e verifica
di notizie e documenti ma portato avanti con la determinazione di cercare in
ogni direzione, senza limitarsi alla consultazione della documentazione
ufficiale, ma espandendola in maniera capillare e in tutto il territorio
nazionale.
Tale impegno meticoloso ha permesso di individuare i caduti
Pontesani per nascita e/o residenza al momento della chiamata alle armi e in
numero superiore a quello della lapide originaria, possiamo dire di avere
riportato a casa anche chi era stato perso o dimenticato nelle pieghe della
burocrazia.
Il traguardo di questo impegno è stata la realizzazione e
pubblicazione del libro “LA LAPIDE DELLA VIA COPERTA i caduti Pontesani nella
Grande Guerra” ricco di immagini storiche insieme al Patrocinio,
il plauso dalla Segreteria della Presidenza della Repubblica.
Questa ricerca è stata fatta per ridare alla storia di
questo paese, parte di quella memoria che è andata perduta dopo i danni provocati
è’0pdai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ancora di più, però, ci si
è posti l’ambizioso obiettivo di poter ricostruire e ridare alla gente la storia che gli è stata
tolta e negata dai disastri prodotti dalla ricostruzione operata negli anni
cinquanta.
Pontelagoscuro venne ricostruito abbandonando la quasi totalità
dell’abitato originario, perdendo, in tal modo, le testimonianze di un
importante e vivace passato e anche la lapide della via coperta è stata fatta
oggetto di un progetto di rimozione dalla memoria.
Il 27 maggio 2017 dopo la presentazione del libro, che si
terrà al Centro Sociale il Quadrifoglio di Pontelagoscuro, in occasione del
pranzo aperto a tutti i partecipanti, si svolgerà nella piazza Bruno Buozzi la
cerimonia di scopertura della lapide posta sulla parete Centro Civico che affaccia sulla piazza e verrà benedetta
dal parroco .
Si è
scelto di rendere attuale il monumento usando una lastra di materiale plastico
trasparente su cui incidere i nomi dei quei giovani caduti e porvi in calce,
chi ha permesso tale realizzazione : la Proloco Pontelagoscuro, L’Associazione Culturale
Pico Cavalieri e il Comune di Ferrara.
Saranno presenti le Autorità Civili, Militari e Religiose,
le Associazioni d’Arma e i gonfaloni dei Comuni di residenza dei caduti iscritti
sulla lapide e di altri caduti i cui discendenti sono residenti nella provincia
di Ferrara che riceveranno, nell’occasione, la medaglia commemorativa istituita
dal Ministero della Difesa per il
centenario.
Sulla piazza si schiererà,
in divisa dell’epoca, un picchetto di rievocatori storici e i momenti della
cerimonia verranno scanditi dalla tromba di un capo fanfara dei bersaglieri in
congedo.
Alla chiamata di ogni nome dei comparenti sul monumento
seguirà un tocco della campana salvata dalla distruzione della chiesa
originaria del paese nell’ultima guerra.
Come riportato all’interno del libro, gli autori dedicano l’opera agli abitanti di
Pontelagoscuro di ieri, di oggi e di domani, sperando che questi ultimi
sappiano bene utilizzare quanto, della storia di questo paese, si è riusciti a
salvare per consegnarla al loro futuro.