19 gennaio 2010

Industriali+Sanitari+giornalisti+poltici : ci vorrebbe un vaccino

Topo Gigio è depresso. Ce l’aveva messa tutta, lui, a convincere gli italiani che dovevano vaccinarsi. Ma quelli niente. E così, dei 24 milioni di vaccini acquistati dall’Italia, finora ne sono stati utilizzati solo 840.000. Gli altri ventitré milioni si stanno accumulando nei centri di stoccaggio.

Una spesa di 184 milioni di euro andata, almeno per ora, in fumo. Anzi, nelle tasche della Novartis, la multinazionale che ha prodotto il farmaco. E con cui il governo ha un rapporto stretto, che risale sin dal 2004.

È l’anno dell’aviaria, un’ influenza che non colpisce l’Italia, ma che mette in agitazione il secondo governo Berlusconi: preoccupato per una pandemia che fino ad allora non c’è mai stata e forse non ci sarà mai, decide che bisogna prendere precauzioni. E di stipulare dei contratti che riconoscano allo Stato italiano un diritto di prelazione sulla produzione futura di vaccini.

Un paradosso: io governo ti pago ora affinché in caso di emergenza tu faccia il tuo interesse, ossia vendere a me i farmaci.

Neanche due mesi dopo, il ministero chiama a raccolta attorno a un tavolo cinque aziende, che mettono sul piatto le loro proposte di contratto. Il ministero ne sceglie tre: tra queste quella della Chiron, una azienda senese specializzata in vaccini che pochi mesi dopo verrà acquisita dalla Novartis.

A quella seduta partecipa anche Reinhard Gluck. Allora è il presidente di Etna Biotech, una società siciliana. Anche lui fa la sua proposta. “Quando entrai nella stanza capii subito come sarebbero andate le cose – racconta – e che il mio progetto non sarebbe mai passato. Era evidente che tra i rappresentanti del governo e i senesi ci fosse un rapporto consolidato. Ero terribilmente dispiaciuto”.

Anche perché la posta in gioco è alta: sulla base di quei contratti verranno stipulati i successivi in caso di pandemia. Una bella torta per le aziende del farmaco.

I tre contratti costano in tutto al governo 6 milioni e mezzo di euro. Oltre a sancire un diritto su un bene futuro di cui il governo potrebbe non godere mai, vengono stipulati in modo carbonaro senza alcuna gara di appalto.

L’accordo più oneroso è quello con la Chiron-Novartis: da solo costa 3 milioni di euro ed è alla base del contratto di fornitura per il vaccino H1N1, stipulato il 21 agosto 2009 tra il governo e la Novartis.

L’accordo del 2005 garantiva al ministero la fornitura in caso di pandemia di 15 milioni di dosi di vaccino entro tre mesi dalla consegna del seme da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Ma nel contratto di quest’anno, che di pubblico ha solo il nome, quella clausola fondamentale scompare. Viene sostituita da tre date di consegna (con le relative forniture) che però nel testo sono oscurate. “Motivi di riservatezza”, commenta il ministero.

L’unica cosa certa è che al momento del solo picco pandemico, a inizi novembre, la richiesta di vaccino è più alta dell’offerta.

Il contratto, come segnala subito la Corte dei Conti, è totalmente sbilanciato a favore della multinazionale: in caso di mancata consegna nei tempi prestabiliti, per esempio, non sono previste multe o penalità per la Novartis.

Altro punto critico: se l’azienda non avesse ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco, il governo avrebbe dovuto comunque corrisponderle 24 milioni di euro. Una specie di premio per la partecipazione. La Novartis poi è manlevata legalmente, tranne che per difetti di fabbricazione del prodotto.

Il costo del vaccino è piuttosto alto: sette euro e novanta a dose, quando quello di un normale antinfluenzale, che ha le stesse spese di produzione, viene pagato dalle Regioni circa quattro euro. Quattro euro di differenza che non si spiegano solo con i costi di ricerca.

Contratti simili sono stati stipulati in realtà dalla maggior parte dei governi europei, che nella corsa all’accaparramento del vaccino hanno accettato condizioni vessatorie. Eppure si sapeva fin da subito che il virus non era così pericoloso.

A inizio 2009 i membri dell’unità di crisi dell’Organizzazione mondiale della sanità (alcuni ora sotto inchiesta per presunti conflitti di interesse con le case farmaceutiche) avevano eliminato dalla definizione di pandemia il criterio dell’“alto numero di morti”.

E in un batter d’occhio quello che fino ad allora era un normale virus influenzale a bassa mortalità diventò il virus-killer.

Con la conseguenza che centinaia di milioni di vaccini ora giacciono nelle celle frigorifere di mezza Europa.

Al di là di quello che dice il neo ministro della Salute Ferruccio Fazio, difficilmente il farmaco, che ha durata di un anno, potrà essere riutilizzato il prossimo inverno, a meno che, evento improbabile, il ceppo non rimanga esattamente lo stesso.

Intanto in Italia le Asl cominciano ad avere problemi di stoccaggio. E ancora deve arrivare l’ultima fornitura, prevista per il 31 marzo, quando probabilmente la suina sarà solo una barzelletta.

L’unico a ridere per ora è Ewa Kopzac, Ministro della Sanità polacco, che di vaccino non ne ha comprato neanche uno. In tempi di isteria pandemica disse: “Il nostro Stato è molto saggio, i polacchi sanno distinguere la verità dalla truffa”

14 gennaio 2010

Fiuri de Sambugaro


Par quatro che magna

fiuri de sanbugaro: quanti ca ne volì (bisogna catare i primi che
fiorisse), ma va ben na dozena
1 eto e mezo de fiore de farina
2 ovi
1/2 goto de late
1 biciarin de graspa
1 pizego de sale
Na gratadina de noce moscata
oio par frizare

Se fa cussì:
1.Smissiare tuto insieme ( no i fiuri...) sbatendo par ben: vien fora la pastela che serve par tociare i fiuri de sanbugaro).
2.Scaldare l'oio so na paela, stando tenti che no 'l fuma.
3.Lavare e sugare par ben i fiuri de sanbugaro;
4.Tociarli so la pastela e butarli in tecia ch'i se friza;
5.Magnarli caldi, boni anca fridi.

11 gennaio 2010

Buon Anno

Care Amiche e cari Amici,

all'inizio del 2010 desidero ringraziarvi per tutte le e-mail che mi sono state inoltrate durante l'anno appena trascorso.

Ringrazio chi mi ha mandato la mail che parlava della cacca di topo nella colla delle buste, così adesso uso una spugnetta bagnata ogni volta che devo chiudere una lettera.

Ho terminato i miei risparmi perché ho mandato tutto alla ragazzina malata che sta per morire in ospedale per la 387.258° volta. Ma andrà meglio dopo che avrò ricevuto le 15.000 Sterline che Bill Gates e la Microsoft mi manderanno per partecipare al loro speciale programma di mail.

In alternativa, negozierò col cassiere capo della Banca di Nigeria che vuole dividere con me 7.000.000 di dollari dicendo di essere un lontano parente di un correntista che è morto senza lasciare testamento, accontentandosi di un mio contributo di soli 200 Euro.

Non mi preoccupo per me, perché ci sono 363.214 angeli che mi guardano le spalle ed ho imparato che le mie preghiere vengono ascoltate ed esaudite solo se inoltro le mail a sette amici ed esprimo un desiderio entro i successivi cinque minuti.

Non bevo più Coca Cola perché è in grado di rimuovere le macchie dalla tazza del cesso. Non faccio più benzina senza portare con me un amico che controlli che un serial killer non si nasconda sul sedile di dietro mentre riempio il serbatoio.

Non vado più ai centri commerciali perché qualcuno potrebbe drogarmi con un campione di profumo e derubarmi.

Non rispondo più al telefono perché qualcuno potrebbe chiedermi di digitare un numero e poi riceverei una bolletta telefonica con migliaia di chiamate in Jamaica, Uganda, Singapore e Uzbekistan.

Non posso neppure raccogliere la banconota da 5 euro che ho trovato per terra in parcheggio perché probabilmente è stata lasciata lì da un molestatore sessuale che aspetta dietro una macchina per abusare di me.

Se non mandate questa mail ad almeno 144.000 persone nei prossimi 70 minuti un enorme gabbiano con la diarrea vi cagherà in testa domani pomeriggio alle 17. 22.

Lo so per certo perché è già successo ad un amico di un vicino dell'ex suocera del secondo marito di mia cugina!!!!!!!!!!!!!!!!!

E.... a proposito: uno scienziato sud-Americano, dopo lunghi studi, ha scoperto che le persone con un basso quoziente di intelligenza e che non fanno abbastanza sesso leggono sempre le mail tenendo la mano sul mouse; Non prendetevi il disturbo di levare la mano adesso: è troppo tardi

Detto questo.... sarà un buon 2010 ? Ve lo auguro di cuore.

Saluti dal Vostro, per sempre,amico

Bastiano.