
Osvaldo in ammollo di candida schiuma
lisciava quel seno nell’acqua che fuma.
Lasciando lascivo il suo posto, girando
sul fianco lisciato, scendea scivolando.
Un suono di trombe, campane e violini,
scialando lo sciolse tra giochi supini.
Ansante nel canto, ignorato il divieto,
si lasciava andare a volume indiscreto.
E sciacqua, risciacqua s’abbassa il tepore
sia quello dell’acqua che quel dell’amore.
S’invola dal campo, della prova dura ,
già pronto a cercare una nuova avventura
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