05 marzo 2008

Solo la frutta; matura.

E mentre resto fermo a prendermi in faccia il tepore di questo sole, tra le montagne innevate del trentino, le tre ragazze tentano o meglio stentano in coro alcuni motivetti orecchiabili, qualche ritornello di parole in mezzo a tanti la-la-la che mi ricordano canzoni da jukebox.
Definizione strana ed inusuale, anacronistica sicuramente, ma proprio da jukebox, perché sono le canzoni che andavano negli anni tra il sessanta e il settanta.
Le tre ragazze i sessanta fanno fatica a metterli insieme sommando l’età di ciascuna, ma cantano cose che andavano forte quando i loro genitori avevano l’età loro.
Le tre adesso ridono, un controcanto di gridolini, insipidi, più stonati delle loro vocine,per me, adesso, ma che se avessi la loro età forse invece apprezzerei. Adesso se avessi la loro età vedrei la vita e le cose della vita in modo diverso, forse, ma dal momento che ho passato il mezzo secolo le vedo così, così come? La domanda se posta ad entrambe (loro e me) avrebbe nell’ordine le risposte: in modo sorpassato ma giustificato, da loro; marturo ma intollerante da me.
Mi scopro intollerante , insofferente a manifestazioni spontanee che malsopporto, ma che se mi soffermo a valutare il contesto mi accorgo che in relazione al fattore tempo inteso come età anagrafica, non solo le giustifico ma le faccio mie.
Pertanto mi ritrovo a fare il vecchio, perchè lo voglio essere, lo faccio come atto dovuto ad un ruolo assunto, ma non accettato.
Sono vecchio quando voglio esserlo, per convenzione, per difesa, per apparenza ma intimamente non mi và perché è un ruolo che non mi piace,perchè sono ancora quello che vorrei e non voglio essere quello che mi ero ripromesso di non diventare mai.
Le tre ragazze se ne vanno saltellando tra i tavoli della baita ed i loro gridolini, le guardo di sfuggita con sufficienza lasciando intendere la mia disapprovazione, poi ricomincio a leggere il mio libro mentre sento di nuovo il caldo bruciante del sole.
Riprendo in sordina il ritornello dell’ultima canzone che ho sentito dalle tre ragazze, mi accorgo che sto alzando la voce, specialmente sui la-la-la delle parole che non sò, sicuramente sto suscitando la disapprovazione delle persone che mi stanno intorno, ma non mi importa affatto.

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